Ancora L’Unione
Autore: Jene Bona
Commento di padre Max Hout de Longchamp
L’AUTORE Cf. Semi n. 90
IL TESTO La Via breve per andare verso Dio, redatta in latino nel 1650, espone l’insieme della vita contemplativa. L’erudizione di Bona gli permette di ricorrere ai migliori autori per illustrare il suo pensiero, da sant’ Agostino a san Francesco di Sales passando per il suo caro san Bernardo. Nelle 400 pagine circa, si ha una eccellente guida per un primo approccio alla letteratura mistica cristiana. § 1. Bona riassume quello che c’è di comune in tutte le vite cristiane: l’unione a Dio vissuta secondo le sue tre presenze in noi, tramite la creazione (presenza “d’immensità”), tramite la redenzione (“grazia santificante”) e tramite una relazione personale “amorosa”. Parlando della “contemplazione e unione mistica”, Bona non introduce una quarta forma di presenza, ma isola nella terza ciò che dipende esclusivamente da Dio in questa relazione, a cui dedica il paragrafo successivo. Si vedrà che, semplificando, Bona considera che si possa: “amare Dio ardentemente”, ma senza “il dono della contemplazione e dell’unione mistica”.
§ 2. Questa “unione molto felice e molta segreta” comprende quello che dopo Tommaso di Gesù (1564-1627)……….
CATECHISMO SPIRITUALE
Alla scuola dei Santi
Il primissimo comandamento (seguito)
Scoprire le preferenze di Dio Al di là dei soli comandamenti di Dio e dei consigli evangelici, come sapere in una certa situazione la soluzione che Dio preferisce? Chi mi dice se Gesù preferisce che occupi la mia domenica pomeriggio andando a passeggiare, oppure andando a visitare un malato in ospedale, sapendo che entrambe le cose sono compatibili con i comandamenti di Dio e i consigli evangelici? Abbiamo visto il mese scorso che in una storia d’amore, questo genere di scelta suppone che colui o colei che io amo mi indichi lui stesso quello che preferisce, al di là delle buone ragioni o meno, legate alle due soluzioni.
E colui o colei che io amo, non mi imporrà la sua preferenza, ma lascerà piuttosto che io la indovini, perché si tratta non tanto di soddisfare un bisogno, ma piuttosto di manifestare la nostra volontà di vivere in comunione con l’altro. Cercando di fare piacere al nostro amico, si tratta allora di entrare nel suo sguardo, di lasciarmi in qualche modo trasformare in lui, e di vedere le cose come lui li vede. Questo è tutto il tema della preghiera o più generalmente della vita spirituale del cristiano, tra Dio e noi.
Il tema della rubrica è : L’ascetismo alla luce della speranza