Lettura Spirituale e Orazione
Autore: Fènelon De la Mothe Francois
Vero: La lettura non deve farsi né per curiosità, né per il desiderio di giudicare il proprio stato o di decidere da se stessi le proprie letture; né per un certo gusto per ciò che chiamiamo spirito e cose elevate. Bisogna leggere i libri più santi e anche la Scrittura, sotto la guida di pastori o di direttori che ricoprono i loro ruoli. Sta a loro valutare se ogni fedele sia abbastanza preparato, se il suo cuore sia abbastanza purificato e docile per ogni diff…
Falso: La lettura, anche dei libri più santi, è inutile per quelli ai quali Dio stesso insegna interamente e immediatamente. Non è necessario che queste persone abbiano posto il fondamento dell’istruzione comune: esse devono solo attendere ogni luce di verità dalla loro orazione. Per quanto riguarda le letture ……
Commento di Padre Max Hout de Longchamp
L’AUTORE Cfr. Semi n. 60, 103, 194 e 213. A quelle notizie aggiungiamo qualche riga di Saint-Simon: «Il suo viso era grave, gentile, serio e gaio; ascoltava allo stesso modo il dottore, il vescovo e il gran signore; quello che emergeva, così come in tutta la sua persona, era la finezza, lo spirito, la grazia, la buona educazione e soprattutto la nobiltà. Occorreva fare uno sforzo per non vederlo»…
IL TESTO La Spiegazione delle massime dei santi sulla vita interiore si inserisce nella disputa tra Bossuet e Fénelon che culminerà, per ragioni essenzialmente politiche nella condanna di quest’ultimo per quietismo nel 1699. Per sostenere la sua posizione, Fénelon aveva costituito un ricco dossier di citazioni di autori classici, la cui pubblicazione nel 1697 riprendeva soltanto le conclusioni, suddivise in 45 articoli corrispondenti ai 45 punt…
1. L’intenzione di colui che pratica la lettura spirituale è quella di ricevere le parole di quel dialogo con Dio che si chiama orazione. Ecco perché essa deve trovarci in un atteggiamento di dipendenza dalla Parola di Dio e pertanto di obbedienza ai pastori della Chiesa, perché sono quelli a cui Gesù ha dato l’incarico di autenticare la sua Parola e di annunciarla ai fedeli. In effetti, poiché questa Parola ha l’autorità di Cristo stesso, non si tratterà di esaminarla con i nostri propri lumi, ma di comprenderla……
2. Poiché la lettura è al servizio dell’orazione, non appena la presenza di Dio s’ impone con una certa evidenza, essa ha assolto al suo ruolo. Questa evidenza non è psicologica, non è un’impressione della presenza di Dio, ma spirit…
CATECHISMO SPIRITUALE
Alla scuola dei Santi
<< Questo è il mio corpo>> ( seguito)
La comunione spirituale
Abbiamo compreso che il gesto liturgico di ricevere corporalmente Cristo durante la messa, manifesta la vita comune di due persone che hanno peraltro l’intenzione di donarsi totalmente l’uno all’altro, essendo il dono del loro corpo il pieno compimento di questa intenzione. Abbiamo compreso anche che questo gesto liturgico sarebbe privato del suo senso, se non corrispondesse a una vita effettivamente comune in tutti gli ambiti tra i due partners. Questa vita comune si chiama comunione spirituale: La manducazione spirituale della carne spirituale di Cristo non consiste in nient’altro che nel mettere il nostro cuore in suo potere, tramite atti e applicazione della volontà.
Guillaume di Sai…
Perché questo gesto della manducazione?
Abbiamo appena visto che l’eucarestia ricopre tutta la vita del cristiano in quanto essa mira all’unione completa a Cristo. Questo ci permette di comprendere la scelta che Cristo ha fatto di questo gesto della manducazione per significarla: Noi mangiamo il nostro Dio. Di quale amm…
Il tema della Rubrica è : La giustizia della Croce