Semi di contemplazione

Numero 212 – Marzo 2019 – Amore di Dio o amor proprio?

Amore di Dio o amor proprio?

Autore: Eudes Giovanni S.

 

1. In ogni cosa che suor Maria ha fatto e sofferto, non ha avuto mai altra pretesa se non quella di piacere a Dio e seguire la Sua santa volontà, senza aver alcun riguardo né per il merito né per la ricompensa che ne avrebbe potuto ricevere. Anzi,non sopportava neppure l’idea stessa di merito e ricompensa perché avrebbe voluto che il servizio a Dio fosse compiuto non per considerazioni ma unicamente per puro amore di Lui stesso.
2. […] Nostro Signore le ha fatto conoscere la differenza che esiste tra chi agisce per amor proprio e chi invece per amore Suo, senza desiderare altra cosa se non quella di piacergli e seguire in tutto e per tutto la Sua divina volontà. Questi assomiglia a un viaggiatore che, procedendo sul suo cammino bello e sicuro, corre prontamente e si spoglia tutto nudo per andare più veloce; chi agisce per interesse, assomiglia invece ad un uomo che cammina in un dedalo, caricandosi di tutto quello che incontra e può risultargli utile in qualunque occasione. Egli non guarda quello che è più gradito a Dio, ma solo quello che è più utile e meritorio per sé. Reputa tutti i cammini buoni purché ci trovi un guadagno per sé. Un tale uomo avanza molto poco, lavorando parecchio. Coloro che seguono il primo cammino sono i veri figli di Dio; i prezzolati, invece, coloro che s’incamminano per il secondo sentiero…

L’AUTORE Marie des Vallées (1590-1656), semplice contadina della bassa Normandia, maltrattata nella sua infanzia, screditata come falsa visionaria per tutta la sua vita, accusata di stregoneria e trattata come una posseduta, fu non di meno una delle anime più belle di un secolo e di una regione dove insieme coesistevano diavolerie e potenti esperienze mistiche.
IL TESTO La vita ammirabile di Maria delle Valli e delle cose prodigiose accadute in lei, è una raccolta che s. Giovanni Eudes compila dal 1655 dei dati biografici e dei “detti” della sua diretta quasi analfabeta, ma perfettamente lucida nelle più alte vie della vita spirituale.
§ 1. Il disinteresse è essenziale all’amore. Certo, la parola “merito” è consacrata dalla tradizione teologica, ma non fraintendiamo: in senso stretto, nella vita cristiana non ci sono altri meriti al di fuori di quelli di Gesù Cristo, e i nostri meriti sono commisurati alla nostra unione con lui che ci permette di beneficiarne senza dover noi stessi acquisirli. “Non è per la grandezza delle nostre azioni che siamo graditi a Dio, ma per l’amore con il quale le compiamo: è l’amore che conferisce la perfezione e il valore alle nostre opere” (s. Francesco di Sales)…

François Malaval (1627-1719) in
PRATICA FACILE per elevare l’anima alla contemplazione
Quinto colloquio
L’UMANITÀ DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO È UN LEGAME DELLA CONTEMPLAZIONE E IN CHE MODO BISOGNA SERVIRSENE (SEGUITO)

Dir.: Questa calma dura a lungo, Filotea?
Fil.: Dura tanto a lungo quanto la mia applicazione, ma la natura è inferma e cade successivamente nelle sue ordinarie distrazioni. Tuttavia mi sembra che esse non sono così grandi né turbolente come quelle da cui l’anima è da poco libera; come la pentola di cui ho portato il paragone riprende le sue ebollizioni, ma non con l’agitazione e la veemenza di prima.
Dir.: Un pensiero pio che non fosse di Gesù Cristo, produrrebbe in voi lo stesso effetto?
Fil.: In verità potrebbe raccogliermi, perché ho appreso alla scuola della contemplazione a raccogliermi con tutte le cose, con gli uomini, con gli animali, con le piante e infine con tutto ciò che si vede di giorno nel mondo e con tutto ciò che si sente dire di bene o di male; e ciò dolcemente, in un tratto, in un batter d’occhio, guardando semplicemente la cosa che sembra sempre avere in fondo il nome di Dio che l’ha fatta o che la permette, come alcuni frutti o erbe di cui si gustano e si mangiano soltanto le estremità…
Il tema della rubrica è “La speranza e il vuoto purificante”

Amore di Dio o amor proprio? – 212

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