Natura o grazia?
Autore: Surin Jean-Joseph, 1600-1665
Questa lettera di direzione spirituale rappresenta bene la finezza della pedagogia di Surin, tutta orientata dalla ricerca diretta dell’unione con Dio: bisogna vivere con la sola volontà di fare le cose perché il Signore ce le chiede, e per restare a lui uniti. La vita stipata di cose che Surin chiama «indifferenti», nel senso di inconsistenti, è «vuota»: «questo vuoto è ciò che non è Dio, ciò che non tende a Dio, ciò che non ha Dio in sé». Dio solo è la meta, e «la grazia e la retta ragione», e non gli istinti, sono la bussola verso questa meta. Si tratta di non distogliere gli occhi dalla meta, e per questo di non nutrire le passioni e i desideri naturali, lasciando la preda per l’ombra; in altri termini, «non essere mai contenti se non sono in Dio, agendo per Dio, unendosi a Dio».
L’orazione in domande risponde a: «… esiste un metodo d’orazione? …».
Il tema della rubrica è: Riposo e cura delle relazioni.