1. Parecchie volte, una certa propensione al bene assomiglia alla devozione, e tuttavia non lo è, perché proviene dall’impulso della natura che porta a questa o a quella azione in se stessa buona e virtuosa. […] Troverete delle persone imperfette o che iniziano a fare il bene, che corrono velocemente ovunque possano aiutare il loro prossimo. Esse sono molto ingegnose nel trovare i mezzi adatti per soccorrerlo e con una perfetta capacità di eseguirli. Senza dubbio le prenderete come modelli di carità e di zelo; ma se poteste penetrare nell’intimo del loro cuore, trovereste che questi atti così diligenti sono effetti più della natura che della grazia, perché provengono in tutto, o almeno in gran parte, da un temperamento ardente e agitato che non sa vivere senza agire e senza occuparsi di mille affari. […]
2. Vi capiterà anche di trovare delle persone così attente nelle loro orazioni, che vi passeranno intere ore senza essere distratte dai pensieri. Riterrete che sono arrivate ad un raccoglimento profondo e abituale o ad una alta contemplazione; ma potreste ben fraintendere, perché qualche volta questa grande attenzione non viene da una luce celeste che fissa la mente su qualche oggetto divino, ma dalla immaginazione e da un temperamento profondamente malinconico e inerte, che mantiene l’intelligenza immobile sugli oggetti che medita.
3. La stessa cosa si dice di colui che, in certi giorni, sente un fervore straordinario e una consolazione tra le più spirituali,…………………