Solitudine e silenzio sono ospiti dell’ anima. L’anima che li possiede li porta ovunque con sé. Colui che ne manca non li trova da nessuna parte. Per rientrare nel silenzio, non basta fermare il movimento delle labbra e dei pensieri. Non è qui che si tace. Tacere è una condizione del silenzio, ma non è il silenzio.
Il silenzio è una parola, il silenzio è un pensiero. È una parola e un pensiero dove si concentrano tutte le parole e i pensieri. È quindi il risultato di questa concentrazione; è il termine del raccoglimento, e ne è anche il principio, poiché sempre principio e fine corrispondono. Il silenzio è un amore che comanda questa concentrazione: l’amor est congregativus; è l’amore di questa parola e di questo pensiero unico, attorno al quale si radunano tutti gli altri.
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