L’autore interpreta la storia come evento salvifico guidato e orientato dalla Parola di Dio verso il pieno compimento nella Pasqua di Gesù e distinto dagli avvenimenti umani sganciati da tale evento e imprigionati nell’ineluttabilità dell’eterno ritorno del cronos nel quale scompare la parte di umanità che non si lascia interpellare e liberare dalla Parola.
Nell’ascensione di Cristo la storia ha raggiunto il pieno compimento in quanto in principio lo scopo della creazione era l’assunzione dell’umanità in Dio. la Parola – contenuta nel Libro Sacro, ma non limitata e cristallizzata negli eventi in esso raccontati – essendo viva ed efficace crea e solleva la storia riportando ogni tempo successivo a questo evento salvifico accaduto nella storia, ma in quanto atto di Dio, trascendente ed eternamente presente e operante.