Girolamo s. (347-420) – Vita di san Paolo primo eremita

Sono molti coloro che, a più riprese, hanno posto la questione di chi è stato il primo instauratore della vita eremitica. Taluni, infatti, risalendo piuttosto lontano, identificarono tale instauratore, rispettivamente, con Elia e con Giovanni dei quali ci sembra che il primo sia stato più assai d’un semplice monaco e il secondo abbia cominciato a fare il profeta prima ancora della nascita. Altri poi – ed è questa l’opinione universalmente accettata –, sostengono che fu Antonio l’iniziatore di questo ideale, ma la cosa è vera solo in parte, giacché non tanto lui stesso fu il primo di tutti, quanto piuttosto da lui trasse incitamento lo zelo di tutti. Dal canto loro, Amathas e Macario, discepoli di Antonio – fu il primo di essi che diede sepoltura al maestro – affermano a tutt’oggi che il primo instauratore di un tal genere di vita, se non proprio del nome relativo, è stato un certo Paolo di Tebe: opinione questa che io pure condivido. Vi sono di quelli che, abbandonandosi al loro estro inventivo, ti sfornano fantasie di questo tipo: “In una grotta sotterranea viveva un uomo, chiomato dalla testa ai piedi”, e ti architettano cose talmente incredibili che sarebbe un perditempo volerle passare in rassegna. E dato che la loro falsità è semplicemente spudorata, non sembra neppure necessario preoccuparsi di confutare una simile impostura.

Pertanto, siccome a proposito di Antonio sono già apparse accurate pubblicazioni, sia in greco che in latino, mi son prefisso di comporre un piccolo scritto sulle prime ed ultime vicende della vita di Paolo. E così ho pensato, più per il fatto che si trattava di notizie inedite, che per un atto di fiducia nelle mie capacità. Come poi lo stesso Paolo abbia trascorso la parte centrale della sua vita, e quali persecuzioni diaboliche abbia dovuto sopportare, nessuno lo può sapere con certezza.

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Luglio, 2024