Resurrezione

Autore Barsotti D.

La risurrezione non è che l’ultimo atto dell’incarnazione divina. L’incarnazione non è vera, non è piena fino a che il Cristo non risorge in questa natura umana, tutta penetrata, investita e trasformata dalla gloria che è propria del Figlio di Dio. Ora dunque Cristo è risorto e noi viviamo alla presenza di lui. Com’è che appena egli risorge appare ai discepoli? E perché poi si sottrae per sempre a un’esperienza sensibile a noi che pure crediamo in lui e siamo a lui uniti come membra del suo mistico corpo? (BARSOTTI D., Le apparizioni del Risorto, S. Paolo, Cinisello Balsamo 2005, p.13).

 

Autore Agostino d’Ippona s.

RISURREZIONE DELLA CARNE – Come all’anima è promessa la beatitudine, così alla carne è promessa la risurrezione. Ci è veramente stata promessa la resurrezione della carne: ascoltate, imparate e abbiate sempre presente qual è la speranza dei cristiani. Non siamo certo cristiani per cercare la felicità terrena che posseggono molti e perfino i ladri e i criminali. Siamo cristiani per un’altra felicità, felicità che conseguiremo quando sarà terminata la vita di quaggiù. Ci è promessa la risurrezione della carne, e questo significa che la carne che ora portiamo risorgerà alla fine dei tempi. Non vi sembri incredibile. Se Dio ci ha creati quando non eravamo, è forse più difficile per lui ricomporre un corpo che prima non esisteva? (AGOSTINO D’IPPONA S., Commento ai salmi di lode, Ed. Paoline 1986, pp. 83-84).

 

Autore Bernardo di Chiaravalle s.

Tutta la vita di Gesù Cristo sulla terra era un’aurora fino a quando, coricandosi e alzandosi di nuovo fece svanire l’aurora con la luce più vivace della sua presenza che produsse l’effetto del sole: giunto il mattino, la morte si è trovata inghiottita nella sua vittoria. Recò con sé la risurrezione, una luce più bella e più tra sparente della luce abituale perché adesso non lo cono sciamo più secondo la carne, anche se proprio così l’abbiamo conosciuto inizialmente. Infatti, ha dissolto le infermità della carne come fossero semplici nuvole e si è rivestito di un manto di gloria: allora, il sole si è alzato e diffondendo insensibilmente i suoi raggi sulla terra ha incominciato piano piano ad apparire più luminoso e a far sentire con più vigore il suo calore. (BERNARDO DI CHIARAVALLE S., Sermone 33 sul Cantico dei Cantici, in Quaresima per i fannulloni… alla scuola dei santi 14 p. 99,  Il Pozzo di Giacobbe 2019).

 

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