Passioni

Autore Francesco di Sales s.

DOMINIO DELLA VOLONTA’ SULLE PASSIONI – Tutti fanno attenzione al bene e al male: al primo per conquistarlo, al secondo per evitarlo. Se il bene viene considerato in se stesso, secondo la sua bontà naturale, genera l’amore, prima e principale passione; se il bene viene considerato in quanto mancante, provoca desiderio; se, desiderandolo, si pensa di poterlo conseguire, si ha la speranza; se si teme di non poterlo ottenere, si entra nella disperazione; e quando, di fatto, lo si possiede, si ha la gioia. Al contrario, appena conosciamo il male, lo odiamo; se è assente lo fuggiamo; se pensiamo di non poterlo evitare lo temiamo; se stimiamo di poterlo evitare ci facciamo animo e coraggio; ma se lo sentiamo presente, ci rattristiamo e allora l’ira e il corruccio intervengono repentinamente per respingerlo e allontanarlo o almeno vendicarsene; e, se non è fattibile, rimaniamo nella tristezza; ma se riusciamo a respingerlo o a farne vendetta, proviamo soddisfazione e un senso di pace, che è piacere di vittoria, perché come il possesso del bene rallegra il cuore, la vittoria sul male soddisfa il coraggio. E su tutta questa popolazione di passioni sensuali, la volontà esercita il dominio respingendo i loro allettamenti, stroncando i loro attacchi, impedendone gli effetti, o almeno rifiutando loro con forza il proprio consenso, senza il quale non possono arrecarle danno: e col rifiuto del proprio consenso e con l’ aiuto del tempo, le vince abbattendole, indebolendole, sfiancandole, reprimendole e, se proprio non riesce ad eliminarle completamente, per lo meno le tramortisce e le mortifica. (Francesco Di Sales s., Trattato dell’amor di Dio, Ruggero Baldoni (Edd), San Paolo 2011, p. 107).

 

Autore Stein E. (S. Teresa Benedetta della Croce)

Sul cammino, come ostacolo principale, si trovano le quattro passioni dell’anima: godimento, speranza, dolore e timore. […] Le passioni se non vengono imbrigliate suscitano nell’anima ogni imperfezione,appena però sono ben ordinate e tenute soggette suscitano tutte le virtù. Tutte e quattro però sono talmente coese che la sottomissione di una comporta anche quella delle altre. Al contrario:dove la volontà gode di qualche cosa, di conseguenza c’è anche il germe della speranza,del dolore e del timore sempre in riferimento alla stessa cosa. Una passione tiene prigioniera l’altra, la volontà e tutta l’anima. […] Ne viene la necessità per giungere all’unione con Dio, di negare l’appetito di ogni gusto di cose naturali e soprannaturali. L’unione è possibile solo attraverso l’amore.[..] Chi si libera da ogni attacco dei beni temporali, acquista magnanimità, libertà di spirito chiarezza di intelletto,profonda quiete e pacifica fiducia in Dio e l’autentica sottomissione della volontà alla volontà divina. Inoltre, guadagna più godimento nelle creature nel distacco: un godimento quale l’avaro non può gustare,perché questi nella sua irrequietezza manca della necessaria libertà di spirito. Chi ne è liberato conosce i beni nel loro vero valore naturale e soprannaturale. (STEIN E. S., Scientia Crucis, Dobner C. (Ed), Editrice OCD 2008, pp. 100-101; 105).

 

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