Autore Merton Thomas
PADRI DEL DESERTO – Quei grandi professionisti della contemplazione che furono i Padri del deserto in Egitto e nel Vicino Oriente fecero del loro meglio per cancellare questa illusione (la tendenza a pensare alla vita contemplativa come a una vita di tranquillità, ascetismo e speculazione). Essi si addentrarono nel deserto non per cercare la bellezza spirituale o una luce intellettuale, ma per vedere il volto di Dio. E sapevano che prima di poter vedere il suo volto, avrebbero invece dovuto lottare con il suo avversario. Avrebbero dovuto cacciare via il demonio sottilmente installato nel loro io esteriore. Si addentrarono nel deserto non per studiare una verità speculativa, ma per lottare con un male concreto; non per perfezionare la loro intelligenza analitica, ma per purificare i loro cuori. Andarono nella solitudine non per ottenere qualcosa, ma per dare se stessi, perché «chi vuol salvare la propria vita deve perderla, e chi vuol perdere la propria vita, per amore di Cristo, la salverà». Con la loro rinuncia alle passioni e all’attaccamento, la loro crocifissione dell’io esteriore, essi liberarono l’uomo interiore, l’uomo nuovo «in Cristo». (MERTON T., L’esperienza interiore. Note sulla contemplazione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005, p. 72).