Autore Barsotti D.
La beatitudine definitiva e perfetta è una condizione che l’uomo non potrà realizzare quaggiù sulla terra. S’impone all’uomo, per giungere alla beatitudine, il passaggio attraverso la morte nel regno di Dio. Certo il regno di Dio è già presente quaggiù, ma non è detto che, se il regno di Dio è presente, noi ci possiamo entrare e stabilire perfettamente, finché rimaniamo legati a questa condizione di vita che è propria dell’uomo quaggiù dopo il peccato. Forse, se non ci fosse stato il peccato, vi sarebbe stato un processo simile a quello che ora vive il cristiano, un processo di santificazione, un processo di purificazione, un processo di divinizzazione, senza la rottura della morte. Forse la trasfigurazione dell’uomo sarebbe avvenuta gradualmente e l’uomo si sarebbe trovato domani nella pura beatitudine di Dio, senza conoscere la tragedia di questa rottura che rappresenta la morte per la nostra esperienza umana. Rimane vero però che oggi per nessuno è possibile il conseguire questa beatitudine perfetta e definitiva, se non attraverso questo passaggio. Perfino coloro che per sé non avrebbero dovuto passare attraverso questa rottura, hanno voluto passarvi per essere solidali con noi: nostro Signore e la Vergine Maria. La beatitudine si trova al di là.(BARSOTTI D., Ascesi di comunione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007, pp. 22-23).