Apparizione

Autore Newman J. H. b.

CONOSCENZA DEL RISORTO – Fratelli, rendiamoci conto di quali furono le apparizioni di Cristo ai suoi discepoli dopo la sua risurrezione. Sono tanto più importanti in quanto ci mostrano che una simile comunione con Cristo rimane ancora possibile; è un contatto dello stesso genere che ci è dato nel nostro presente con Cristo. In quel periodo di quaranta giorni che seguirono la risurrezione, Gesù ha inaugurato una nuova relazione con la Chiesa, che è la sua relazione attuale con noi, il tipo di presenza che ha voluto manifestare come certa.

Dopo la sua risurrezione, come era presente Cristo nella sua Chiesa? Andava e veniva liberamente; niente si opponeva alla sua venuta, neppure le porte chiuse. Tuttavia, benché fosse presente, i suoi discepoli non capivano con evidenza che lui era con loro. I discepoli di Emmaus ebbero coscienza della sua presenza soltanto dopo, ricordandosi quale influenza egli aveva esercito su di loro: «Non ci ardeva forse il cuore nel petto?».

Notiamo bene quale fu il momento in cui i loro occhi si aprirono: nello spezzare il pane. Tale è infatti l’attualizzazione del vangelo: quando si riceve la grazia di afferrare la presenza di Cristo, lo si riconosce soltanto dopo. Ormai è soltanto mediante la fede che si può  afferrare la sua presenza. Invece della sua presenza sensibile, egli lascia il memoriale della sua redenzione. Si rende presente nel sacramento. Quando si è manifestato? Quando, per così dire, fa passare i suoi da una visione senza vera conoscenza ad una conoscenza autentica nell’invisibile della fede. (NEWMAN J. H., PPS 6,10).

 

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Novembre, 2024