È un mistero dolcissimo. È il mistero della carità di Maria che va da sua cugina Elisabetta, per assisterla negli ultimi mesi della sua gravidanza. Mistero della carità di Maria, che è un continuo venire ad ogni anima, per assistere ogni anima nel suo cammino verso Dio.
Come Nostro Signore, anche Maria Santissima nei suoi misteri vive una missione, che non termina se non con la fine del tempo. Non solo la grazia di quella carità che porta la Regina del cielo dalla cugina Elisabetta si fa presente oggi nella Chiesa per ogni anima, ma, di più, si fa presente la visita stessa della Vergine ad ogni anima.
Nella sua vita terrena la Vergine, come noi, era condizionata dal tempo e dallo spazio; non poteva nel medesimo tempo andare da Elisabetta e rimanere con Giuseppe o andare al Tempio di Gerusalemme, vivere cioè in molteplici luoghi, come molteplice invece poteva essere il desiderio dell’anima sua di soccorrere tutti coloro che potevano avere bisogno di lei. Così anche Gesù. Non appare nel Vangelo che nella sua vita mortale abbia voluto usare del dono di una bilocazione, ad esempio: anche lui se era a Betlemme non era a Nazaret, se era a Gerusalemme non era in Samaria. Condizionata come noi, Maria non poteva vivere che in un solo luogo, non poteva vivere che un solo atto di amore.
Non così dopo la sua glorificazione. Come il Cristo dopo la sua risurrezione gloriosa si fa presente ad ogni anima, si unisce a ciascuno di noi e vive in ognuno di noi “Dimorate in me ed io in voi”, dice Gesù, così la Vergine; ella è là dove ama, ella è dunque in un continuo visitare ciascuno di noi, nella sua carità. Non è soltanto una presenza di ricordo, non è soltanto una presenza spirituale come potrebbe essere la presenza, in noi, del nostro affetto e del nostro amore per tutti coloro che amiamo. Non è così, è una presenza reale; la Vergine non è più condizionata né dal tempo né dallo spazio. Ella vive soltanto la pienezza di un amore, che rende possibile alla sua natura di donna glorificata di vivere con ciascuno di coloro che ama, di vivere venendo a ciascuno che ama. Perché la visita di Maria Santissima, non più legata ai luoghi, ma legata alle anime, viene a ciascuna anima che particolarmente è disposta ad accoglierla.