Prossimo

Autore Lubich C.

(Il prossimo) E’ il fratello che ci passa accanto in ogni momento della nostra giornata. Occorre amarlo in modo che Cristo nasca, cresca, si sviluppi in lui. Importante è avere un’unica idea del ‘prossimo‛. E’ il fratello che ci passa accanto nell’attimo presente della nostra vita. Pronti sempre a servirlo, perchè in esso serviamo Dio. (Avere un) occhio semplice (che significa) avere un solo Padre, servire Dio nel prossimo; avere un solo fratello: Gesù. L’occhio semplice ravvisa in ognuno ‘un Cristo in fieri‛. Si mette al servizio di tutti… perchè Cristo divenga e cresca in essi. Vede in ognuno un Cristo che nasce, che ha da crescere, da vivere, operando il bene – come nuovo figlio di Dio -, da morire, da risuscitare ed essere glorificato. L’anima non si può dar pace finchè – col suo continuo servizio – non ravvisa nel fratello la spirituale fisionomia del Cristo… Per questo, vivendo lei Cristo… serve Cristo nel prossimo onde cresca in età, sapienza, grazia… Ecco perchè l’anima compirà il suo ideale (unico ideale di Gesù): ‘Ut omnes unum sint‛ quando frutterà l’attimo presente al servizio del prossimo. (LUBICH C., L’unità e Gesù abbandonato, Città Nuova 2005, pp 31-32).

 

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