Autore Barsotti D.
La morte di croce ha spento la fede nei discepoli. D’altra parte la fede stessa dei discepoli, anche prima della morte di croce, non era certo una fede perfetta. In un certo momento Dio rivelò a uno degli apostoli chi fosse Gesù. Quando San Pietro disse: “Tu sei il Cristo Figlio del Dio vivente”, Gesù gli rispose: “Beato tu Simone, figlio di Giona, perché non la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli”. Ancora non è avvenuta la redenzione, ma quando Gesù comunica il suo Spirito agli uomini, quando il Signore dona il suo Spirito, allora divenendo un solo corpo vivente in lui, gli uomini possono nella fede conoscerlo. Tutto questo avviene precisamente dopo la risurrezione. Il dono del suo Spirito fa di tutti i discepoli l’unico corpo di Cristo. Con la risurrezione i discepoli entrano nel mondo nuovo che è Cristo. Vi entrano per la fede, che ora in loro risorge e diviene perfetta; vi entrano per una speranza che ora si fa viva; entrano in lui per l’amore. “Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di questi?”. E’ quasi l’ultima parola detta da Gesù ai suoi discepoli, egli ora può chiedere l’amore, essi ora sono divenuti adulti. Gesù può sparire perché ora la fede li unisce per sempre al loro Signore. (BARSOTTI D., Le apparizioni del Risorto, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005, pp.16-17).
Autore Stein E. (S. Teresa Benedetta della Croce)
Vedi Spirito