1.Abbiamo parlato anche di Thomas Merton. Elias ha trovato il modo di criticarlo con un complimento. «Era un bravo scrittore – i suoi libri sono buoni – ha parlato bene di quella poca solitudine che ha sperimentato». Sapevo quanto avesse ragione. La profonda aspirazione di Merton alla solitudine aveva lottato sempre con la sua personalità socievole. Attorno a lui c’era sempre molta gente, se non fisicamente attraverso lettere e libri. E ciò gli piaceva.
2.Ma fino all’ultimo fino agli ultimi giorni di vita ha seguitato a sognare un eremo dove trovarsi solo con Dio. Durante i viaggi in India ha scritto esaminando la possibilità di un eremitaggio in Alaska. Il contrasto tra il vivo desiderio di solitudine e la profonda compassione per gli uomini ha fatto di Merton lo scrittore che è stato – e Fra’ Elias lo sa.
HENRY J.M., NOUWEN, Ho ascoltato il silenzio, Brescia 19907, 13.
9) T. Merton, Come meditare, in Direzione spirituale e meditazione