Giuseppe s.

Autore Leone XIII

PATRONO DELLA CHIESA – Le ragioni e i motivi speciali per i quali san Giuseppe è nominativamente il patrono della Chiesa e, in cambio, la Chiesa spera molto dalla sua protezione e dal suo patronato, sono nel fatto che Giuseppe è stato lo sposo di Maria e fu reputato padre di Gesù Cristo. Da questo derivano la sua dignità, il suo favore, la sua santità, la sua gloria. Certo, la dignità della Madre di Dio è così alta che nulla può essere creato al di sopra. Tuttavia, poiché Giuseppe è stato unito alla Beata Vergine mediante il legame coniugale, senza dubbio si è avvicinato più di qualsiasi altra persona a questa dignità sovreminente, per la quale la Madre di Dio supera ogni natura creata. Il matrimonio infatti, è la società e l’unione più intima di tutte, tale da produrre, per natura, la comunione di beni fra i coniugi. Perciò Dio, donando Giuseppe in sposo alla Vergine, le diede non soltanto un compagno di vita, un testimone della sua verginità, un custode del suo onore, ma anche, in virtù del patto coniugale, una persona che partecipasse della sua sublime dignità.

Allo stesso modo, Giuseppe brilla fra tutti della più augusta dignità, perché è stato, secondo la volontà divina, il custode del Figlio di Dio, considerato dagli uomini come suo padre. Per questo il Verbo di Dio era umilmente sottomesso a Giuseppe, gli ubbidiva e gli rendeva tutti i doveri che i figli devono rendere ai loro genitori.

Da questa doppia dignità derivano le responsabilità che la natura impone ai padri di famiglia, cosicché Giuseppe era il custode, l’amministratore e il difensore legittimo e naturale della casa divina, di cui era il capo. […]. Ora la divina casa che Giuseppe governava con l’autorità del padre, conteneva le primizie della Chiesa nascente. […]. Per tali motivi questo beato Patriarca considera che la moltitudine dei cristiani che compongono la Chiesa gli sia stata affidata in modo particolare. (LEONE XIII, Quanquam pluries).

 

Autore Pio IX b.

Come Dio aveva stabilito il patriarca Giuseppe, figlio di Giacobbe, a capo di tutto il paese d’Egitto, per assicurare al popolo il grano necessario alla vita (Gen 41, 40s), così, quando furono compiuti i giorni in cui l’Eterno stava per mandare sulla terra il Figlio suo unigenito per riscattare il mondo, scelse un altro Giuseppe, del quale il primo era la figura; lo stabilì signore e principe della sua casa e dei suoi beni, a lui affidò di custodire i suoi tesori più preziosi. Infatti, Giuseppe sposò l’Immacolata Vergine Maria, dalla quale, mediante lo Spirito Santo, è nato Gesù Cristo, che volle essere considerato, agli occhi di tutti, il figlio di Giuseppe e si degnò di essergli sottomesso. Giuseppe, non soltanto vide colui che tanti profeti e re avevano desiderato vedere (Lc 10, 24), ma anzi conversò con lui, lo prese nelle braccia con paterna tenerezza, lo coprì dei suoi baci e con gelosa cura e una sollecitudine senza pari, nutrì colui che sarebbe stato mangiato dai fedeli come pane dell’eterna vita.

A motivo di questa sublime dignità, alla quale Dio innalzò il suo fedelissimo servo, la Chiesa ha sempre esaltato e onorato Giuseppe con un culto eccezionale, seppur inferiore a quello reso alla Madre di Dio; sempre, nelle ore critiche, ha implorato da lui la sua assistenza. […]. Perciò dichiariamo solennemente san Giuseppe Patrono della Chiesa cattolica. (PIO IX b., Urbi et orbi).

 

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Luglio, 2024