Semi di contemplazione

n.272 – La vita nascosta in Cristo -Giovanni Ruusbroec (1293-1381), Le dodici beghine

1 Tutti gli uomini che sono morti a se stessi in Dio e che rinunciano a se stessi a favore della diletta volontà di Dio, hanno la loro vita nascosta con Cristo in Dio. Essi rinascono continuamente dallo Spirito Santo, e sono figli scelti dall’amore di Dio, al di sopra della grazia e al di sopra di tutto quello che fanno. Eccoli ridotti a nulla e fusi nell’amore. In effetti, essi sono divenuti deiformi, trasformati in Cristo, rivestiti della sua forma tramite lo Spirito di nostro Signore, come il ferro incandescente prende la forma del fuoco e gli è unito: dove c’è il ferro, c’è il fuoco, e dove c’è il fuoco, c’è il ferro, anche se il ferro non diviene fuoco, né il fuoco diviene ferro, ma ciascuno conserva la sua materia e la sua natura. Allo stesso modo, lo spirito dell’uomo non diviene Dio, ma è deiforme: la sua larghezza, la sua lunghezza, la sua altezza e la profondità sono quelle di Dio e per tutto quello che fa sì che Dio è Dio, lo spirito che l’ama gli è unito nell’amore. […]
2. Tutti quelli che sono morti a se stessi in Dio, morti alla loro volontà e a ogni proprietà nella volontà diletta di Dio, hanno trovato in se stessi la vita eterna e la beatitudine senza fine; essi sono elevati al di sopra di tutto quello che distoglie da Dio, o fa ritornare a lui, al di sopra di ogni virtù e di ogni pratica amorosa, in una tranquillità vuota di immagini. Là, hanno ricevuto una ricchezza senza fondo e sono liberi da ogni costrizione, in modo tale che possono dedicarsi esteriormente a tutte le opere buone, e interiormente a tutte le virtù e pratiche amorose, rimanendo totalmente stabili, fondati in Dio in una unione d’amore che nessuno può loro togliere.
3. In effetti, dimorano in Dio e Dio dimora in loro, così che sono certi della vita eterna. Sono sfuggiti…

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Ottobre, 2024