- Vi prego di imparare che non dovete in alcun modo turbarvi, anche se sentite in voi milioni di pensieri inopportuni e sconvenienti e una infinità di preoccupazioni superflue che arrivano in gran quantità quando si prega vocalmente, o quando si è applicati nell’orazione mentale. Tutto questo ingombro, infatti, non impedisce di essere graditi a Dio, purché non lo cerchiate con deliberato proposito e non vi intratteniate intenzionalmente in cose simili. Ma se vi dànno pena e se desiderate non averne lo spirito pieno, è segno molto evidente che non li cercate espressamente e con deliberato proposito.
- Se capita di essere distratti da pensieri simili, anche se la distrazione dura a lungo, cercate dolcemente di allontanarli, cioè di non farvi caso, senza però farlo con violenza e forza; se continuano e crescono sempre più, in modo che non li potete allontanare, non affliggetevi, ma sopportate con pazienza la pena e il dispiacere che vi dànno. Convincetevi fortemente che questi pensieri non arrivano senza il permesso di Dio e che sua Maestà li permette per esercitarvi, affinché diate prova della vostra perseveranza. Perciò continuate la vostra orazione e non ritiratevi da essa.
3. Se, inoltre, vi sentite secchi e senza devozione, conformatevi alla volontà di Dio che lo permette …