Semi di contemplazione

n.269 – Il Demonio odia i contemplativi – Baldassarre di Santa Caterina da Siena (1597-1673), Riflessioni sulla Saggezza celeste

  1. Il demonio si adopera molto più contro un’anima contemplativa di quanto non faccia con altre alle quali il Signore non ha concesso le stesse grazie e ciò per due ragioni. La prima, perché le anime contemplative possono attirarne altre; la seconda, per l’amore particolare che il Signore porta loro. Non c’è da fermarvisi lungamente, tanto è evidente l’odio di questa bestia verso Dio, proprio come la sua gelosia verso queste anime. L’autorità di san Tommaso d’Aquino ci basterà su questo punto. […]
  2. San Tommaso domanda prima di tutto se la vita contemplativa è più meritoria di quella attiva. Cita in senso contrario l’autorità di san Gregorio, il quale afferma che nessun sacrificio è più gradito a Dio dello zelo per la salvezza delle anime, cosa tipica della vita attiva, in modo tale che quella contemplativa sembri di minor merito. Ma san Tommaso gli oppone ciò: offrire un sacrificio a Dio consiste nel donargli qualcosa, ma quel che possiamo donargli di più prezioso è il bene della nostra anima; per questo occorre per prima cosa offrirgli la nostra anima e, solo dopo, quella degli altri. La nostra anima sarà tanto meglio ricevuta dal Signore quanto più saremo uniti a lui e lo stesso vale per le anime degli altri. Ora, questa unione si fa tramite la contemplazione, così è più gradito a Dio che la nostra anima si applichi a lui tramite la contemplazione che tramite l’azione e nello stesso tempo ciò provoca gli altri a fare altrettanto. […]

singolo 269

 

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Dicembre, 2024