Per strani cammini …
Autore: Beato Henri Suso, 1295?-1366
Il lirismo del Libro della eterna Sapienza di Suso, il realismo e la tenerezza delle sue descrizioni dell’umanità di Cristo o di Maria, o ancora del fascino del paradiso atteso, aprono un nuovo capitolo della spiritualità cristiana.
Il “principiante nella vita spirituale” per poter essere introdotto nella via contemplativa dei progredenti e dei perfetti, deve per prima cosa ri-orientare fondamentalmente la propria vita. Disperso nel mondo esteriore (“smarrito sulla via che allontanava da Dio”, eco dell’errare di s. Agostino nella “regione della dissomiglianza”), deve entrare nella via del raccoglimento, attirato da Dio che risiede al centro della sua anima. Ma non sa ancora che è proprio Dio che “ora con la dolcezza, ora con l’amarezza” degli avvenimenti, l’attira sul “retto sentiero della verità divina”. Dio è riconoscibile solo nella fede, perché è in se stesso spirituale, e perciò invisibile, ineffabile e dunque indicibile. Così l’anima avanza verso qualche cosa di cui è certa, e che tuttavia ignora: questa è la dotta ignoranza di s. Agostino, che fa da sfondo a tutto questo brano.
Questa dotta ignoranza è il motore della crescita spirituale, perché se la certezza fa avanzare l’anima, l’ignoranza la condanna a molteplici tentativi. Man mano che crescono le sue delusioni, il suo desiderio si affina, fino a divenire “struggente”, espressione cara ai mistici nordici per esprimere l’esasperazione della ricerca di Dio da parte dell’anima che ne è innamorata
“Adesso, apri i tuoi occhi interiori”: l’anima infine è vinta nel combattimento amoroso. E allora tutta la sua storia diventa coerente agli occhi della fede: attraverso gli ostacoli e le storture della vita, è Dio che la insegue fino a che lei non si arrenderà a lui. Questo è il vero di ogni esistenza umana, questo è ancora più vero per quelli che Dio “vuole riservare interamente per se stesso”, e le cui prove spesso incomprensibili per i comuni mortali, fanno parte, in verità, della tattica del loro Diletto che non vuole lasciarli scappare.
L’orazione in domande risponde a: «La ricerca della solitudine nella vita contemplativa non è forse una mancanza di carità verso i nostri fratelli?».
Il tema della rubrica è: Il battezzato è nascosto con Cristo in Dio