Semi di contemplazione

Numero 164 – Novenbre 2014 – Il bacio dello Sposo

Il bacio dello Sposo

Autore: Guglielmo di Saint-Thierry

Commento di p. Max Huot de Longchamp;

L’AUTORE Cf. Semi n° 19

 

IL TESTO

Il Commento al Cantico dei Cantici cominciato nel 1138 e mai ultimato, deve essere considerato come la prima opera della letteratura cristiana dedicata all’analisi dell’esperienza spirituale studiata in se stessa. Elaborato in parallelo alle omelie di s. Bernardo sul Cantico, frutto delle loro conversazioni all’infermeria di Chiaravalle dieci anni prima, vi si può seguire tutto lo sviluppo di una vita spirituale, dalle prime sollecitazioni divine a ciò che s. Giovanni della Croce chiamerà “unione trasformante”. La trama consiste nell’applicazione del Cantico dei Cantici all’itinerario dell’anima con una chiave interpretativa spesso mutuata da Origene, s. Ambrogio e s. Gregorio Magno, letti e riletti da Guglielmo fin dall’inizio della sua vita monastica. Si sente un testo molto lavorato e a cui doveva tenere molto, poiché rivela una profondità spirituale raramente eguagliabile, un testo assolutamente fondamentale nella letteratura mistica occidentale, tenuto conto del ruolo giocato dal suo autore, congiuntamente a s. Bernardo…

L’orazione in domande risponde a:

«Come conciliare la vita cristiana come amore incondizionato di Cristo e i nostri affetti terreni, come per esempio quello per uno sposo o per un amico?»

Il tema della rubrica è:

Fuggire i riflettori verso l’intimità con Cristo

 

Il bacio dello sposo – 164

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