Perchè tanto sangue?
Autore: San Claudio La Colombière
Commento di p. Max Huot de Longchamp:
L’AUTORE Nato in una famiglia borghese del Delfinato, che aveva tra i suoi componenti sei figli, dei quali quattro diventarono religiosi, Claude La Colombière a 17 anni entra tra i Gesuiti. La brevità della sua vita non gli impedì di essere successivamente precettore dei figli di Colbert, professore a Lione, direttore spirituale di s. Margherita Maria a Paray-le-Monial, cappellano a Londra della duchessa di York, e infine formatore dei suoi giovani confratelli.
IL TESTO Claude La Colombière ci lascia sei volumi di sermoni, di lettere e di note spirituali, spesso redatti nel corso dei suoi ritiri personali. Il testo che citiamo e che troviamo in una serie di dieci meditazioni sulla Passione, corrisponde probabilmente a una predicazione di un venerdì di quaresima a Londra. Queste meditazioni centrate sull’amore e l’affetto di Gesù per noi, appartengono al periodo durante il quale La Colombière approfondisce le rivelazioni di Paray-le-Monial alle quali, poco prima, è stato associato, e vi si scorge l’inizio del rinnovamento moderno della devozione al Sacro Cuore.
§ 1-2.“Gesù Cristo ha sofferto più di quel che doveva soffrire… Quando si ama, per quanto si faccia, non sarà mai abbastanza”. La Passione di Cristo si spiega solamente con la sua volontà…
L’orazione in domande risponde a:
«Nel nostro tempo, gli scandali si moltiplicano all’interno della Chiesa intorno a fondatori per lungo tempo considerati autentici profeti. Come essere sicuri che un maestro spirituale non sia un menzognero e che il suo insegnamento non ci trascini fuori dalla vera fede?».
Il tema della rubrica è: Privazione della preghiera