IL TESTO Il posto di Cristo e della sua umanità nella preghiera del cristiano, domina le 500 pagine dell’opera di Aumont,trattandone per una mezza dozzina di capitoli. Il titolo di quello, da cui abbiamo tratto questo brano, è da solo una risposta all’eterna tentazione di confondere la preghiera con un esercizio di concentrazione mentale, cancellando ogni immagine e ogni idea della persona di Gesù: Gli oggetti materiali non impediscono la vera spiritualità e la perfetta contemplazione, ma solo gli attaccamenti che vi si possono avere per la sregolatezza dell’amor proprio che si appropria e si attacca a ogni cosa. Bisogna liberarsi di questo amor proprio e non lasciare l’umanità di Gesù Cristo, tanto necessaria sia per i perfetti che per i principianti nell’orazione….
L’IMITAZIONE DI GESÙ CRISTO
tradotto e commentato per i lettori di Semi
Sulle prove della vita (segue)
III,38. Come comportarsi bene nelle cose esteriori e ricorrere a Dio nei pericoli
Il Signore: Ecco, figlio mio, a cosa devi tendere con diligenza: in ogni luogo, in ogni azione o occupazione esteriore, sii interiormente libero e padrone di te stesso, abbi il controllo su ogni cosa e non essere sottomesso a loro . Ancor di più, sii un vero israelita affrancato, condividendo le sorti e la libertà dei figli di Dio: stabiliti al disopra delle realtà presenti, contemplano quelle eterne; guardando con l’occhio sinistro le cose che passano e conil destro le realtà eterne; essi non sono per niente trascinati ad attaccarsi alle cose terrene, ma sono piuttosto loro che le trascinano a servire bene, secondo l’ordine di Dio, e secondo quello per cui sono statecostituite dall’Artefice supremo che non ha lasciato niente in disordine in ciò che ha creato.
Così, in ogni evento, non ti fermare a ciò che appare all’esterno e non portare il tuo sguardo sensibile verso le cose che tu vedi o senti. Ma se, qualunque sia la causa, tu entri velocemente con Mosè nel santuario per consultarvi Dio, sentirai talvolta la risposta di Dio e ne uscirai istruito su molte cose presenti e future. In effet…
La miseria e la misericordia.