Quando la preghiera dà l’emicrania
Autore: Aumont Jean
Commento di padre max Huot de Lonchamp: L’AUTORE cfr. Semi n. 169 IL TESTO. La prima metà dell’opera di Aumont è ricca di considerazioni diverse e di varia qualità sulla vita spirituale, di cui alcune costituiscono dei veri piccoli trattati sulla vita spirituale. Il titolo dell’eccellente capitolo qui citato pone molto bene la questione delicata che intende trattare, ovvero del passaggio con dolcezza da un’orazione soprattutto meditativa all’accoglienza molto semplice della contemplazione quando Dio vi conduce l’anima: così l’anima, tramite l’orazione del cuore, deve moderare e calmare l’attività della mente troppo frettolosa che agisce naturalmente nella sua testa, per abbassarla e ricondurla dolcemente a Gesù Cristo nel suo intimo, a lui che vuole attirarla lì tramite la segreta e intima mozione e attrazione della sua grazia… L’IMITAZIONE DI GESÙ CRISTO Tradotto e commentato per i lettori di Semi Sulle sciagure dei tempi presenti (segue) I,22. Riflessione sulla miseria umana (segue) Sciagura per coloro che non conoscono la propria miseria! E più ancora per coloro che amano questa vita misera e corrotta! In effetti, alcuni si attaccano tanto ad essa-quando lavorare ed elemosinare procura loro appena il necessario-che se potessero vivere in questo mondo per sempre, non si preoccuperebbero per niente del regno di Dio. Oh cuori insensati e infedeli! Sono così invischiati nelle cose terrene che hanno gusto solo per le cose della carne; ma quando verrà la loro fine, questi sventurati sentiranno la vacuità e la nullità di ciò che hanno amato.