Ritiro del 1906 composto, nella piena maturità spirituale pochi mesi prima della morte, per la sorella Margherita.
Il nome di Elisabetta – Casa di Dio – nasconde il mistero della sua vocazione: essere Lode di gloria della santissima Trinità.
La permanenza nella Trinità si realizza per volontà di Gesù in questa vita, che non è altro che un segmento di eternità, il cielo anticipato dove l’anima vive con Dio, in unità d’amore, nel cuore dove il Padre genera il Figlio fin dall’eternità e nel quale anche noi veniamo generati.
L’unione con i Tre Elisabetta la vive rimanendo immobile e tranquilla, tutta desta nella fede, sotto lo sguardo del Padre affinché lo Spirito Santo compia in lei come una nuova incarnazione del Verbo, al quale vuole offrirsi, come un’umanità aggiunta nella quale Egli rinnovi tutto il suo mistero. (Per il testo integrale vai a: Esercizi 27-12-2008).
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