Lo scopo della persona che l’ha scritto, che non è altro che quello di portare tutti ad amare Dio e a servirlo con più piacere e successo, potendolo fare in maniera semplice e naturale, come i bambini che non sono capaci di cose straordinarie né di quelle che vengono studiate, ma che vogliono realmente darsi a Dio.
Dicendo che la perfezione è naturale, ci serviamo della parola «facilità», perché trovare Dio è facile. Si potrà citare questo passaggio: «Voi mi cercherete, e non mi troverete» (Gv 7,34). Tuttavia non deve essere difficile, perché lo stesso Dio, che non può contraddirsi, ha detto: «Cercate e troverete» (Mt 7,7).
Chi cerca Dio senza voler lasciare il peccato non lo trova, perché lo cerca dove non è. È per questo che ha aggiunto «morirete nel vostro peccato». Ma chi è pronto a penare per cercarlo nel suo cuore, abbandonando sinceramente il peccato per avvicinarsi a Lui, lo troverà sicuramente.
Molte persone si sono fatte della devozione un’immagine così spaventosa e dell’orazione un’immagine così innaturale che non hanno voluto impegnarsi per conquistarle, credendo di non poterne venire a capo.
Oh, se fossimo persuasi della bontà di Dio verso le sue povere creature e del desiderio che ha di comunicare con loro! Non avremmo paura e non dispereremmo così facilmente di ottenere un bene che egli desidera immensamente darci.
I.1. Tutti sono adatti all’orazione ed è molto grave che quasi tutti si mettano in condizione di non esser chiamati all’orazione. Noi tutti siamo chiamati all’orazione, così come siamo chiamati alla salvezza. L’orazione non è altro che affetto del cuore e amore.
Amare Dio, occuparsi di Lui, è assolutamente necessario. San Paolo ci ordina: «pregate senza intermissione» (1Ts 5,17). Nostro Signore dice: «quello che dico a voi, lo dico a tutti: vigilate e pregate» (Mc 13,33‑37). Quindi tutti possono e devono fare orazione. Ma sono d’accordo che non tutti possono meditare e assai pochi sono portati a farlo. Perciò, non è questo il tipo di orazione che Dio chiede e desidera da voi.
I.3. Tutti quelli che vogliono fare orazione possono farlo. È la chiave della perfezione e della suprema felicità, il modo più efficace per liberarci da tutti i vizi e acquisire tutte le virtù. Poiché per diventare perfetti non bisogna far altro che camminare in presenza di Dio. Ce lo dice Lui stesso: «Cammina in mia presenza e sii perfetto» (Gen 17,1). Soltanto l’orazione può garantirvi questa continua presenza.
I.4. Bisogna quindi imparare a fare un’orazione che si possa fare sempre, che non distolga dalle occupazioni esterne; che principi, re, prelati, sacerdoti, magistrati, soldati, bambini, artigiani, operai, donne e malati, tutti possano fare, miei cari.
Non si tratta dell’orazione della testa ma di quella del cuore. Non può essere un’orazione ragionata, miei cari, perché la mente dell’uomo è così limitata che se pensa una cosa non può pensarne un’altra. Ma è l’orazione del cuore, che non viene interrotta dalle occupazioni della mente. Niente può interrompere l’orazione del cuore, se non le passioni smodate. E quando si è assaporato Dio e la dolcezza del suo amore una volta, è impossibile assaporare qualcos’altro.
I.5. Non c’è niente di più facile che possedere Dio e gustarlo. Dio è dentro di noi più di quanto lo siamo noi stessi e desidera offrirsi a noi più di quanto noi desideriamo possederlo. Il modo in cui cerchiamo Dio è altrettanto facile e naturale dell’aria che respiriamo.
Sì, voi che siete così rozzi che credete di non essere buoni a niente, potete vivere di orazione e di Dio stesso, così come vivete dell’aria che respirate. Non vi sentireste dei criminali a non farlo? Lo farete, senz’altro, quando avrete imparato il cammino, che è il più facile del mondo.
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