Autore Marmion Columba
Il Regno di Dio si edifica sopratutto nel silenzio; è sopratutto interiore e nascosto nelle profondità dell’anima (Col. III, 3). Senza dubbio, la grazia possiede una virtù che si rivela quasi sempre al di fuori mediante l’irraggiamento delle opere di carità, ma il principio della sua potenza è del tutto intimo. È in fondo al cuore che domina veramente l’intensità della vita cristiana, perché qui abita Dio adorato e servito nella fede, nel raccoglimento, nell’umiltà, nell’obbedienza, nella semplicità, nel lavoro e nell’amore.
La nostra attività esteriore non ha né base né fecondità soprannaturale che in quanto si riannoda a questa vita interiore. Noi non risplenderemo fruttuosamente al di fuori che in proporzione degli ardori del focolare soprannaturale della nostra intima vita. Che cosa si potrebbe fare di più grande quaggiù che promuovere il regno di Cristo nelle anime? Quale altra opera le si può uguagliare o potrebbe sorpassarla? È tutta l’opera di
Gesù e della Chiesa. Non potremo pertanto riuscirvi con mezzi migliori di quelli adoperati dal nostro capo divino. Convinciamoci profondamente che noi lavoreremo meglio per il bene della Chiesa, la salute delle anime, la gloria del nostro Padre celeste, procurando sopratutto di rimanere uniti a Dio con una vita di fede e di amore di cui egli solo è l’oggetto, che con una attività divoratrice e febbrile che non ci lascerebbe né il tempo né la possibilità di ritrovare Dio nella solitudine, nel raccoglimento, nella preghiera e nel distacco da noi stessi. Ora niente favorisce tanto
questa intensa unione dell’anima con Dio quanto la vita nascosta.
Ed ecco perché le anime interiori, illuminate dai raggi dell’alto, amano tanto contemplare la vita di Gesù a Nazareth: vi trovano un incanto particolare e grazie abbondanti di santità. (MARMION COLUMBA, Cristo nei suoi misteri, IV).