Quello che esce dalla tua tomba non sei dunque tu solo, o mio Salvatore diletto, è anche il tuo corpo mistico, la tua Chiesa che ti è così cara, la tua innumerevole famiglia la quale, a causa della sua unità, è tua sorella e tua Sposa, che vive di Dio, che vive in Dio, che infallibilmente ed inesorabilmente possiede la vita divina, la diffonde ovunque nel mondo e lo ricollega a te per poi, attraverso di te e con te, consumarlo, nella misura in cui avrà voluto ricevere e custodire questa vita, nell’unità vivente che ne è la forma e la sorgente.
Che paura dunque avremo noi ormai di morire se noi moriamo in Dio, come Cristo e con Cristo? «Chi crede in me, anche se muore, vivrà»! E di quale vita? Della tua, o mio Redentore, perché tu pure lo dici: «Io vivo e voi vivrete»; io vivrò in voi e voi vivrete in me perché io sono la vita e la vostra vita.Ora, è vero, la vostra vita è nascosta in Dio con la mia; ma quando ritornerò, ma quando mi manifesterò, io, vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con me nella gloria, e ogni lingua confesserà che voi eravate i veri, gli unici viventi, cominciando nel tempo a vivere la vita eterna. (Charles Gay).