Esercizi Spirituali annuali

Discernere la Volontà di Dio. Luglio 2023

Discernere la volontà di Dio nella mia vita.

Questa tematica richiede una saggezza che supera l’intelligenza di tutti gli uomini, per quanto sapienti o abituati agli esercizi della vita spirituale. Questa sapienza e questa intelligenza, come dice Giobbe (Gb 28, 21 e 23), è nascosta agli occhi di ogni vivente, agli uccelli del cielo(cioè alle anime più elevate), è celata. Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede (cf Gb 11, 8ss). Senza una luce soprannaturale effusa da colui che è la Verità stessa, l’uomo non saprebbe discernere se sta camminando nello spirito di verità. Nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio stesso, insegna l’Apostolo (1Cor 2, 11), chi sarà l’uomo che potrà conoscere e discernere le ispirazioni divine e sentire questa voce segreta e interiore di Dio che parla nel silenzio al cuore del fedele, che è la Gerusalemme spirituale dove egli si compiace di abitare (Is 4,2)? Chi può penetrare i segreti del cuore umano?Solo chi lo ha creato può entrarvi quando gli piace, secondo questa testimonianza di Geremia (Ger 17,9ss): Il cuore dell’uomo è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? Io, il Signore, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, cioè i desideri e le inclinazioni. Chi può scoprire, chi può evitare gli inganni così molteplici, gli artifizi così variegati, i mezzi innumerevoli per nuocere, i trabocchetti così ingegnosamente nascosti e le reti così idonee ad impigliarci e trattenerci che Satana usa di continuo contro di noi visto che, quel nemico, la cui empietà è così inspiegabile, spesso si trasforma in angelo di luce per sorprenderci (2Cor 11,14)?
[…] L’Apostolo che Gesù amava ci avverte di non credere ad ogni spirito, cioè a tutti i movimenti, a tutte le impressioni, a tutti i suggerimenti, a tutti i desideri, a tutte le ispirazioni, ma di provare se gli spiriti sono di Dio (Gv 4,1). […] In verità, a causa del peccato dei nostri progenitori siamo figli delle tenebre e viviamo come in una notte molto oscura. Tuttavia, quando a Dio piace illuminarci con i raggi della sua grazia, le nostre tenebre si dileguano, camminiamo come in pieno giorno (Rm 13,13), circondati dalla luce del Cielo. Vediamo cosa dobbiamo fare e, elevandoci al di sopra del nostro stato di corruzione e di morte, entriamo in uno stato più perfetto. […] L’uomo animale e carnale, dice l’Apostolo, non è capace di ricevere le cose dello Spirito di Dio (1Cor 2,14), perché le guarda e le esamina con un’immaginazione grossolana e animale, attaccando la sua anima alle cose sensibili. L’uomo spirituale, invece, giudica bene ogni cosa (1Cor 2,15) perché elevandosi fino alla luce immutabile e divina, riceve i raggi nella sua anima, ed essendo trasformato secondo lo spirito ad immagine e somiglianza di quella luce, in virtù della chiarezza in cui avanza giorno dopo giorno, vede e discerne chiaramente tutte le cose che ha nello spirito. In queste cose e attraverso di esse, come in specchi estremamente tersi e illuminati,vede intorno a luitutto ciò che è nel mondo e giudica ogni cosa: perché nulla potrebbe sottrarsi al giudizio di colui alla cui conoscenza nulla è nascosto…

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