Virtù

Autore Francesco di Sales s.

VIRTU’ ABIETTE E VIRTU’ ONOROFICHE – Vi sono virtù abiette e virtù onorifiche. Ordinariamente, la pazienza, la dolcezza, la mortificazione e la semplicità, fra i secolari, sono virtù abiette, mentre praticare l’elemosina ed essere cortese e prudente sono virtù onorifiche. Vi sono fra gli atti della stessa virtù, quelli che sono abietti e quelli che sono onorifici. Distribuire elemosine e perdonare le offese sono atti di carità: il primo è onorifico, mentre il secondo è abietto agli occhi del mondo. (FRANCESCO DI SALES, Lettere di amicizia spirituale, San Paolo 2003, p. 88).

 

Autore Merton Thomas

Ora finalmente riuscivo ad afferrare il concetto esatto di virtù, senza il quale non vi può essere felicità, perché le virtù sono esattamente le facoltà mediante le quali è possibile raggiungere la felicità; senza di esse non vi è gioia, perché esse sono abitudini che coordinano e incanalano le nostre energie naturali e le indirizzano all’armonia, alla perfezione e all’equilibrio, a quell’unità della nostra natura con se stessa e con Dio che formerà alla fine la nostra pace eterna. (MERTON T., La montagna dalle sette balze, Garzanti 2004, p.244).

 

Autore Guglielmo di Saint-Thierry

Le virtù dell’animo sembrano averle anche alcuni infedeli ma esse risultano nulle, poiché non si innalzano mediante la fede e la speranza verso Dio e non sono contenute nella familiare unità della pietà ecclesiale. E sembra infatti invitare a sé e attrarre a sé tutti gli uomini la stessa naturale onestà delle virtù; ma se non è in Dio pochi ne accoglie il loro amore, nessuno la verità. Allora, come si è detto, anche coloro che sono al di fuori sembrano talvolta avere delle virtù, fino all’atto, fino alla volontà, perfino all’amore, tanto da trovare uno di essi che ha dichiarato buoni solo quegli uomini che odiano peccare poiché per le virtù provano amore.

Ma in quelli per cui Cristo è la sapienza egli stesso è per costoro ogni virtù. Delle virtù, infatti, è contenuta nella sapienza ogni pienezza. Né una virtù è virtù se per colui che la possiede essa non ha sapore in colui che è la sapienza di tutte le virtù. E come in lui la virtù vera e salda è non soltanto sforzo di fatica o il continuo cercare in ogni direzione da parte della volontà, ma sentimento amoroso dell’animo e stabile disposizione di una mente buona, così verso di lui l’amore vero e vivente è quando l’Amato si rende disponibile all’amante tramite l’intelletto o il senso dello stesso amore. (G. DI SAINT-THIERRY, Commento al Cantico dei Cantici, C. FALCHINI (Ed), Magnano 1991, p. 110).

 

Autore Francesco di Sales s.

Virtù teologali. Vedi Salvezza

 

Autore Stein E. (S. Teresa Benedetta della Croce)

Vedi Spoliamento

 

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Novembre, 2024